#Salsa Cubana
Su luogo e data di origine non ci sono dubbi: la salsa è nata a Cuba agli inizi del 1900. Deriva dal Son, ma recepisce elementi importanti da altri balli, quali bolero, merengue, guaracha, conga, cumbia, rumba. Rispetto al Son accelera il ritmo pur mantenendo la funzione di danza di corteggiamento.
La salsa emigrò assieme ai cubani circa negli anni 70 dopo negli Stati Uniti, precisamente a New York, dove ebbe enorme successo, e in seguito in tutta l'America Latina: Porto Rico, Panama, Venezuela, Colombia. ecc.
Tutti i migliori musicisti andarono a New York per apprendere questo ritmo e questo ballo che per loro erano totalmente nuovi. E' bene ricordare che il salsa, chiamato "casino", si diffuse nel momento in cui i cubani vollero dimostrare che il loro ballo era diverso dal jazz americano. Ballavano agitando fazzoletti e improvvisando senza perdere la base dei tre movimenti; di tanto in tanto inserivano un calcio tipico del guaguancò, uno dei tre balli del rumba.
Fu proprio in seguito a questo modo di ballare che la gente credette che quella fosse la vera base del salsa e ciò provocò la diffusione dei quattro movimenti nei diversi paesi del mondo.
La salsa cubana va ballata sull'uno musicale e i movimenti o passi sono tre, mentre il quarto tempo è una pausa effettuata con lo stesso piede, per cambiare il peso del corpo da un piede all'altro. In diversi Paesi il salsa viene ballato con quattro movimenti: il quarto movimento viene chiamato impropriamente "step" ("passo" in inglese) ma in realtà non è un passo; è solamente il battito di un piede senza portare il peso del corpo (“tap”), per poi ripartire con lo stesso piede ed eseguire il passo vero e proprio.
Alcuni lo eseguono con il tacco, altri con la pianta o con tutto il piede; in ogni caso, non è sempre possibile applicare questo battito, per esempio quando si esegue in giro continuativo o i giri in genere. Quindi è evidente che l'origine del salsa è a tre movimenti.
#Salsa Portoricana
La salsa portoricana è la salsa ballata in linea. La portoricana si differenzia dalla cubana perché i ballerini si spostano seguendo delle linee, la coppia si cambia di posto non ruotando come nella cubana prevalentemente verso la destra del cavaliere bensì seguendo una linea. Ad esempio prendiamo una figura nota come il sombrero nella salsa cubana sarà eseguito tramite un giro in progressione della donna verso destra per terminare con un abbraccio verso la destra dell’uomo nella portoricana sarà eseguito tramite un giro a destra della dama sempre in progressione per terminare sempre alla destra dell’uomo la differenza sarà che nella cubana la donna farà un’azione di atras mentre nella portoricana la donna gira facendo un’azione di pivot cioè mantenendo, nel caso del giro a destra progressivo, sempre il piede destro davanti.
I Pasitos sono passi eseguiti in assolo. Solitamente nei classici balli di coppia si resta legati al partner per l'intera durata del ballo, mentre nei balli caraibici e latino americani come: salsa, merengue, Mambo, Cha Cha e così via, il cavaliere può decidere di lasciare la dama e interpretare la musica individualmente. Questo modo di esprimersi e di corteggiare il partner o la partner, assume il termine di: Pasitos. Naturalmente la dama una volta lasciata libera inizierà anche lei questo gioco di passi i quali non devono essere uguali a quelli del partner. I Pasitos non hanno una durata prestabilita in quanto quest'ultima varia a secondo del brano musicale che in genere viene interpretato a tempo, questo proprio perché una volta che il cavaliere decide di riprendere la dama deve ritrovare la sincronia giusta per poter proseguire il ballo in coppia. I Pasitos sono diventati una vera caratteristica della Salsa Portoricana.
#Bachata
La Bachata è un genere musicale caraibico originario della Repubblica Dominicana che ha dato origine al relativo ballo di coppia.
La musica presenta un suono dolce e melodico e i testi delle canzoni trattano
sempre il tema dell’amore in tutte le sue sfumature, a volte in termini idilliaci e a volte in termini drammatici.
Alle sue origini, intorno agli anni 40 del secolo scorso, era diffusa solamente nelle classi sociali più povere della Repubblica Dominicana. I testi delle canzoni esprimevano situazioni difficili che si vivevano in quel contesto sociale. Questo ha fatto sì che la bachata venisse definita come “musica da amarezza” proprio per via della tristezza dei temi trattati.
La borghesia disprezzava questo genere musicale, non solo perché espressione delle classi povere, ma anche perché le movenze tipiche del ballo venivano viste come oscene e volgari. La bachata delle origini, infatti, non presentava molte figure come nell’interpretazione moderna; era un ballo in cui l’uomo e la donna, per tutta la durata del brano, restavano abbracciati dondolandosi ed effettuando un provocatorio movimento d’anca. Per circa 40 anni, il genere rimase confinato nella classe sociale più bassa della Repubblica Dominicana: veniva ballato nelle campagne, nei quartieri poveri e in locali malfamati. A partire dagli anni Ottanta, la bachata subì un processo di rivalutazione grazie ai mezzi di comunicazione e agli sforzi di molti compositori.
In Italia, la bachata ha riscosso un notevole successo a partire dalla fine degli anni Novanta, ma il contributo maggiore alla sua diffusione è stato dato dalla canzone Obsesión del gruppo Aventura.
Pur avendo mantenuto il suo spirito piu’ autentico, la bachata si è modificata nel tempo. Un’evoluzione che ha attraversato diverse tappe: inizialmente contava tre strumenti, le tambolas, le maracas, e la chitarra. Col tempo si è passati a cinque strumenti: la chitarra, la chitarra ritmica, il basso acustico, il bongo e la guira.
Attualmente esistono due scuole di pensiero sull’interpretazione moderna di questo ballo:
• la prima, prettamente dominicana, prevede una danza più fedele alle origini, con pochissime figure e un movimento quasi sempre sul posto ed un continuo gioco di piedi che va a ricalcare la percussione;
• la seconda, tipicamente europea, prevede una danza ricca di figure, spesso importate dalla salsa o dal merengue, inserendo anche le figure della beguine, che rende il ballo molto coreografico e più fruibile dal punto di vista commerciale.
Esiste, comunque, un movimento comune a tutti gli stili, un movimento cruciale, il “Tangoneo de Cintura”, cioè il movimento dell’anca: se non muovi il bacino non sei sensuale, qualsiasi cosa tu faccia, bachata moderna o autentica, se non muovi il bacino non balli la bachata.
La musica viene suonata in un tempo quaternario semplice, quindi ha una battuta costituita da 4 battiti uguali (ma con diverso accento) ciascuno di durata ¼ della battuta. La velocità è di 30-40 battiti al minuto. La frase musicale (o periodo) è composta da due battute, quindi 8 battiti.
La bachata ha 2 battiti forti (1 e 5) e 2 battiti deboli (3 e 6), (pausa per il ballerino, non per la musica al 4 e 8). Si può ballare in battere (o frase, o tempo) marcando col piede destro i tempi forti (1 oppure 5), oppure ballare in levare (o controtempo) marcando i tempi deboli (2 oppure 6).
Solitamente, si fa riferimento alla prima battuta e si inizia a ballare, o sul tempo 1 o sul 2, perché per l'orecchio è più facile percepire i suoni forti (non sempre è facile distinguere l'1 dal 5, e il 2 dal tempo 6), e permette di seguire esattamente la musica. Nulla vieta di partire dal 5 o dal tempo 6, sempre in modo corretto perché alla stessa velocità della musica, ma non più in frase perché si parte da metà del periodo, che è di 8 tempi.
Il ritmo prevede una sincope sul quarto battito (e sull'ottavo). Il ritmo può essere variato con il contrattempo, tecnica che sostituisce una pausa agli accenti forti, ed emette il suono su un tempo debole (senza prolugamento sui tempi forti successivi).
#Merengue
Il Merengue, è originario della Repubblica Dominicana, ma venne importato dagli schiavi di provenienza africana. questi legati alle caviglie a mezzo di catene, non avevano possibilità di grandi movimenti con le gambe….
Iniziarono così a muovere quello che potevano: bacino e ( sopratutto ) spalle, come forma di espressione liberatoria rispetto alla loro schiavitù. La base metrico / ritmica del ballo era semplice, e riprendeva la cadenza delle marce forzate: un dos, un dos, un dos… Al di la del passo base, le figure venivano per lo più improvvisate, unica regola: la sensualità, che poteva costituire per loro un momento di aggregazione.
Vi sono tre ipotesi sulle origini:
1. Il Merengue, era ballato dagli schiavi di origine africana che, a decorrere dalla metà del 1500, furono portati a lavorare n catene nei campi di canna da zucchero, sotto la dominazione spagnola, in quell’isola che oggi si chiama Repubblica Dominicana. Le catene ai piedi non consentivano grandi movimenti, ma non impedirono di inventare il passo del Merengue, che consisteva nel trasferire ritmicamente il peso nel corpo da un piede all’altro.
2. Il tipico passo ‘ trascinato ‘ fu lanciato ( si fa per dire ) da uno schiavo che era insorto contro gli Spagnolo ed era rimasto ferit oad una gamba; durante una festai n suo onore, si esibì in un ballo, nonostante l’ invalidità. Gli amici lo imitarono nei movimenti e, senza volerlo, inventarono un nuovo ballo.
3. ancora di esser ballato nell’ isola dominicana, il Merengue era già praticato nell’ isola di Haiti.
Questo ballo fu molto amato dalla popolazione creola, che lo adottò come proprio e lo sviluppò, trasformandolo nella danza più importante per l’ intera comunità. Ci sono prove che già dal 1918, il Merengue era ufficialmente riconosciuto nel mondo come ballo tradizionale e nazionale della Repubblica Dominicana.
Il Merengue attualmente, a livello mondiale, si presenta con un corredo di centiania di figure elaborate. Secondo alcuni questo è un arricchimento dell danza. Secondo altri questo è uno snaturamento. Sta di fatto che oggi ci siamo abituat a vedere, sempre più spesso, ballerino che dimostrano la loro abilità nel gestire il corpo della dama attraverso giri, contro-giri, arrotolamenti, volteggiamenti, casquè, ecc.
Il movmento fondamentale di tale ballo è il ” cuban motion “: si tratta di un movimento accentuato dei fianchicha accompagna i singoli passi sia del ballerino che della dama. Il movimento delle gambe è costante per l’ intera durata del ballo.